Negli ultimi anni la chirurgia estetica sta facendo passi da gigante ed è persino arrivata al ritocco delle dita dei piedi! Questa procedura è conosciuta con il nome Toe Obesity, e mira a ridurre “il grasso in eccesso” presente sui piedi. In diversi Paesi del mondo, ma in particolar modo negli Stati Uniti sono stati registrate numerose testimonianze di persone (donne soprattutto) che si sono sottoposte ad interventi di correzione per la “toe obesity”.
Toe Obesity
Con l’avvento dei social network, si tende spesso a postare foto del proprio corpo e la necessità di apparire perfetti per molti sta diventando una vera e propria fissazione. Diverse donne hanno dichiarato di vergognarsi ad indossare delle scarpe aperte proprio perché si sentono a disagio, considerando i propri piedi tozzi e pieni di difetti.
Per alcune persone il disagio è reale (basti pensare all’alluce valgo o ad altri difetti inerenti alla struttura ossea), ma per altre si tratta soltanto di una semplice fissazione verso la perfezione.
Proprio per questo, sono tantissimi i podologi che si rifiutano di operare se non è presente un vero e proprio problema. Come mai?
I piedi rappresentano una parte fondamentale del nostro corpo, principalmente perché fanno da sostegno allo scheletro. Andando a modificare la loro forma può capitare che insorgano delle vere e proprie complicazioni, che non vanno affatto sottovalutate.
La più grave riguarda la postura: numerose donne affermano di aver riscontrato (in successione all’intervento di toe obesity) diversi problemi nel camminare, questo perché la loro stabilità del corpo è stata alterata in maniera netta.
C’è chi invece opta per una tecnica meno invasiva: si tratta delle iniezioni di filler dermico che mirano ad offrire sollievo ai piedi “stanchi” e gonfi. Questa moda sta spopolando soprattutto in Inghilterra (secondo recenti studi, più del 20% delle donne britanniche ricorre a questa follia estetica. Si tratta di una procedura indolore dalla durata di circa mezz’ora e viene effettuata con delle punture a base di acido ialuronico. Ma anch’essa, come la toe obesity viene considerata una follia.
Secondo gli esperti podologi dell’Associazione americana, bisognerebbe agire soltanto quando è indispensabile: è da evitare assolutamente l’intervento quando non è presente una malattia o un dolore che renda impossibile svolgere le attività quotidiane. E’ dunque bene precisare che non tutti hanno la facoltà di sottoporsi alla toe obesity. Certo, ognuno può fare della sua vita ciò che vuole, ma dev’essere consapevole dei rischi a cui si potrebbe andare incontro. Per poter attestare l’idoneità, il medico sottoporrà il paziente ad una serie di esami clinici che andranno a verificare sia lo stato fisico ma soprattutto quello psicologico, che non è affatto da sottovalutare. In questo modo si potrà scoprire il disagio nascosto dietro questo forte desiderio di operarsi. La responsabilità del podologo è rilevante, perché in caso di insuccesso, potrebbe causare dei veri e propri danni alla persona.
Post intervento: Per chi avrà modo di sottoporsi ad un’operazione di toe obesity, chiaramente dovrà seguire diverse regole comportamentali, che saranno prescritte dal medico il giorno in cui si verrà dimessi dalla struttura ospedaliera. Se si accusa dolore o gonfiore nelle prime ore successive all’intervento non c’è bisogno di allarmarsi. Il periodo di convalescenza ha la durata di circa una-due settimane, dopodiché si potrà ritornare alla solita routine ma sempre mantenendo le dovute accortezze. Tra le principali regole da seguire è bene restare a riposo e cercare di camminare il meno possibile. Sono ovviamente banditi gli sport e si consiglia di indossare delle scarpe aperte e comode in modo tale che i piedi possano avere un adeguato processo di guarigione.
Cosa dichiara la gente in seguito all’intervento?
Secondo alcune statistiche, la maggior parte delle persone che si sottopongono ad un intervento di toe obesity perché possedevano seri disagi, si dichiarano soddisfatte, riscontrando così una serie di miglioramenti nella vita di tutti i giorni. Per quanto riguarda chi decide di effettuare questa procedura solo per una questione estetica, non sempre ha un riscontro positivo: bisogna mettere in conto che se si riduce la struttura dei piedi ma il fisico possiede diversi kg di troppo, si potrebbero verificare (come è già stato detto in precedenza) seri problemi a livello di postura e di movimento.
Quali sono i costi della toe obesity?
L’operazione non ha una tariffa ben precisa, perché ovviamente bisogna sempre valutare il singolo caso. Ma generalmente i costi possono variare dalle 2000 alle 3000 euro, una cifra non indifferente, tranne per coloro che sono ben agiati economicamente. Il consiglio che viene dato prima di sottoporsi all’intervento è quello di pensarci due volte prima di pentirsene amaramente. E’ giusto dunque informarsi a dovere, chiedendo consiglio a gente competente, seria ed affidabile.
Alcuni consigli:
Se proprio ci si sente a disagio con i propri piedi, si deve prima optare per le vie naturali rispetto a quelle chirurgiche. Come?
Esistono alcuni metodi che certamente non andranno ad eliminare delle malformazioni a livello osseo ma potranno sicuramente rendere i piedi più sgonfi.
Dal punto di vista dell’alimentazione, oltre a bere i soliti 2 litri giornalieri, si consiglia di assumere molte fibre e di mangiare tantissima frutta, la quale contiene una notevole percentuale di liquidi e può dunque ridurre la disidratazione corporea e il gonfiore che ne consegue.
In caso di piedi gonfi, si può anche provare a dormire con un cuscino posizionato sotto le caviglie: magari può trattarsi di un problema di circolazione che oltre ad appesantire le gambe influisce notevolmente sui piedi. Portando invece le gambe verso l’alto si potrà riscontrare un senso di leggerezza che potrebbe garantire la riduzione del gonfiore.
Fare lunghe passeggiate utilizzando delle scarpe comode: i sandali col tacco sono il sogno di tantissime donne ma se vengono portati quotidianamente, di sicuro i piedi si gonfieranno notevolmente a lungo andare. E’ bene dunque optare per qualcosa di comodo se bisogna affrontare diversi km ed evitare l’utilizzo di calzini troppo stretti che causerebbero danni non indifferenti anche a livello circolatorio.
Se non si riesce a trovare la scarpa giusta per il proprio piede, si consiglia di rivolgersi in farmacia, dove troverete svariati modelli comodi e soprattutto traspiranti.