La vaginoplastica è un tipo di chirurgia estetica della vagina e comprende tutti gli interventi che hanno come obiettivo principale quello di modificare la forma dei genitali esterni femminili o crearli, in caso si vuol cambiare sesso da uomo a donna.
Vaginoplastica
Quali sono le origini di questa pratica?
Sono tante le leggende a riguardo ma una cosa è certa: la vaginoplastica esiste da almeno sessant’anni. Già verso la fine degli anni ’50, sono state effettuate alcune operazioni di cambio sesso, riscontrando già all’epoca un enorme successo ma allo stesso tempo uno scandalo senza limiti.
Oggi invece la situazione è cambiata e il transessualismo viene visto come un fenomeno “normale”. Il tutto dipende dalla cultura: quella occidentale ha aperto le porte a questo tipo di chirurgia estetica mentre in molti Paesi dell’Oriente si tratta di una pratica che suscita scalpore e razzismo.
Quanto è sicuro questo tipo di intervento?
Viene considerata generalmente una procedura sempre più sicura grazie all’introduzione di nuove tecniche.
Grazie ai passi da gigante della chirurgia, i risultati post operazione sono in grado di rendere i pazienti molto appagati.
C’è da dire però che non tutti risultano idonei a questo tipo di intervento: bisogna sempre effettuare una serie di esami clinici che andranno a dichiarare l’ottimo stato di salute della persona.
Chi soffre di problemi cardio-circolatori o legati al processo urinario, difficilmente avrà modo di potersi operare.
Ma non solo: ciò che conta in egual modo è la serie di controlli di impronta psicologica, per hanno l’obiettivo di comprendere quanto è reale il disagio che si nasconde dietro il forte desiderio di volersi operare e di cambiare sesso.
Nel momento in cui si risulta idonei a tutti i tipi di analisi, si può procedere con l’intervento.
Intervento vaginoplastica: come si svolge?
Le procedure sono ovviamente differenti in base al caso specifico. Come è stato accennato in precedenza, la vaginoplastica si può effettuare mirando a due obiettivi:
- Ricostruzione totale (nel caso di chi vuol cambiare sesso da uomo a donna)
- Modifica della zona interessata (per tutte le donne che vogliono andare incontro ad un ringiovanimento)
Nella situazione in cui si vuol cambiare sesso, la vaginoplastica si svolge in uno stato di anestesia generale: questo vuol dire che il paziente non sarà cosciente durante la procedura, non accuserà dolore ma allo stesso tempo non sarà in grado di riprendersi in maniera rapida, dovendo restare almeno una notte nella struttura ospedaliera).
L’intervento consiste nell’asportazione degli organi sessuali maschili. La pelle restante viene riutilizzata per la creazione della vagina e delle grandi labbra.
Nella zona presente tra i testicoli e l’ano (chiamato perineo), viene creato una sorta di spazio che pian piano diventerà tale e quale ad una vagina.
Questo tipo di intervento non consente di procreare in futuro ma permette al paziente di passare da uomo a donna, ottenendo un risultato soddisfacente nel giro di due mesi circa.
La nuova struttura vaginale, presenterà al suo interno anche l’uscita dell’uretra.
Anche se non si avrà modo di possedere la stessa sensibilità di una donna (in termini di piacere), sarà possibile avere comunque dei notevoli risultati grazie alla creazione di un neoclitoride.
Le altre parti verranno ricucite e le cicatrici pian piano diventeranno più lievi, andando così a mimetizzarsi con le pieghe cutanee interne.
Nel caso di una donna donna invece, la vaginoplastica consiste principalmente nel restringimento del diametro vaginale dovuto a parti naturali o invecchiamento.
In questo modo si va ad aggiustare le dimensioni o i casi di asimmetria. Qui invece, trattandosi di una procedura un po’ più leggera rispetto alla precedente, la paziente può anche essere sottoposta ad anestesia locale: certamente non sarà vigile durante l’intervento ma avrà modo di riprendere coscienza al termine della procedura, potendo così tornare nella propria abitazione giusto qualche ora dopo l’intervento.
Per questo caso, sarà il medico a decidere quale anestesia bisognerà adottare.
Per quanto riguarda le cicatrici, esse saranno lievi e come nel primo caso, si mimetizzeranno pian piano.
Vaginoplastica: Post-operatorio
Solitamente la vaginoplastica è un’operazione che non viene considerata invasiva, grazie al perfezionamento delle tecniche avvenute nel corso degli ultimi vent’ anni.
Il periodo di convalescenza è simile sia per l’uomo che decide di diventare donna e sia per la donna.
Entrambi necessiteranno di alcuni giorni di totale riposo, evitando qualsiasi tipo di sforzo (gli sport a maggior ragione!). Si sconsiglia l’uso di roba intima troppo aderente per le prime settimane perché potrebbe portare a un senso di fastidio, dolore o gonfiore.
Si consiglia di non fumare e di non assumere medicinali, onde evitare alcuni effetti collaterali (come ad esempio emorragie). L’attività sessuale dev’essere sospesa per almeno due mesi e per quanto riguarda il ciclo mestruale, si raccomanda di non usare assorbenti interni.
Controindicazioni: Secondo diverse statistiche, sono davvero rari i casi in cui si presentano delle complicazioni dovute a questo tipo di intervento chirurgico.
Sebbene si tratti di una procedura sicura, è sempre opportuno tenere a mente le possibili controindicazioni che potrebbero insorgere, soprattutto se non si rispettano le regole comportamentali che verranno prescritte dal medico subito dopo l’operazione.
Ecco delle possibili complicazioni:
infezioni;
- perdita della sensibilità della zona interessata;
- mal cicatrizzazione;
- dolori di vario tipo;
- emorragie;
- necrosi;
- asimmetrie;
- senso di insoddisfazione da parte del paziente.
Le probabilità sono molto basse e la maggior parte delle controindicazioni sono facilmente curabili: ad esempio se si presentano diverse infezioni è possibile curarle grazie ad un trattamento di antibiotici, prescritto ovviamente dal medico, il quale valuterà attentamente la situazione.
Quali sono i costi di una vaginoplastica?
Trattandosi di un intervento molto importante perché interessa una delle zone più delicate del corpo, ha sicuramente un costo più elevato rispetto ai semplici lifting di ringiovanimento. Generalmente, i prezzi vanno dalle 1500 euro in su.
Tutto dipende da diversi fattori come la tipologia dell’intervento, la struttura in cui si decide di operarsi, i vari supporti prima e dopo l’operazione e le eventuali cure a base di farmaci.
Ciò che conta in particolar modo è la scelta del dottore: bisogna sempre affidarsi a gente competente e con esperienza sul campo, onde evitare una serie di complicazioni dovute alla scarsa specializzazione di chi ci sta operando.