Questo articolo potrà risultare particolarmente interessante per chi ha delle orecchie non proprio bellissime. Per intenderci… le classiche orecchie a sventola.
Un inestetismo che, stando alle statiche e ai dati alla mano, riguarda ben il 56% della popolazione.
Da sempre è esistito un intervento chiamato otoplastica, il quale però, prevedeva anestesia, lunga degenza, ricovero ed infine una brutta e lunga incisione retroauricolare.
Oggi esiste, grazie al chirurgo plastico inglese Khan, una nuova tecnica di chirurgia, la quale, oltre ad essere più economica e più veloce, da la possibilità a chi ne è soggetto di correggere chirurgicamente questo “difetto”.
Già dalla tenera età di 7 anni è possibile intervenire. Anche se in bambini così piccoli, l’anestesia non è sufficiente. E’ necessaria una sedazione. A partire dai 13 / 14 anni non sussistono problematiche.
I costi possono variare, e i fattori determinanti sono molteplici.
Il prezzo finale può variare da città a città, da professionista a professionista e da paziente a paziente.
Giusto per dare un’idea potremmo tenere conto della fascia 2.500/3.000 euro per una correzione bilaterale. Ma è del tutto indicativa. Con il “metodo classico” invece, siamo attorno ai 5.500/6.000 euro.
Intervento di Otoplastica EarFold
Questa novità si chiama EarFold. Consiste in una clip in Nitinol realizzata mediante una lega a memoria di forma composta da titanio più nickel placcata d’oro.
La sua applicazione è piuttosto semplice!
Si applica con facilità in sede sottocutanea – ovvero sulla cartilagine dell’orecchio – ed ha ovviamente lo scopo di correggere le orecchie. Basterà procedere con una semplicissima incisione che permetterà poi l’applicazione della clip.
A differenza del classico intervento chirurgico, non è più necessaria una lunga degenza.
Inoltre l’anestesia è locale! Per cui avendo anestetizzato solo una piccola parte del corpo, il post operazione sarà molto più sbrigativo e meno invasivo.
È una tecnica nuova per l’Italia. È arrivata da qualche mese ed è in grado di risolvere circa il 40% dei casi di tutte le orecchie a sventola.
Si presenta come una clip rivestita in oro biocompatibile a 24 carati.
Permette di creare una nuova piega dell’antelice o di accentuare / sistemare quella già presente. Va quindi a correggere la prominenza dell’orecchio.
Sta prendendo molto piede questa tecnica, ed ogni anno sempre più pazienti si rivolgono a chirurghi esperti per affrontare questo nuovo cammino.
Da tener poi presente che anche il fattore psicologico gioca un ruolo fondamentale.
Eliminare questo inestetismo significa anche acquisire maggior sicurezza in se stessi, che non è poco!
In quali casi è possibile questa operazione?
Purtroppo non sono operabili tutti i casi. Bisogna esserne predisposti, avere cioè il padiglione auricolare dell’orecchio in un certo modo.
È possibile intervenire in modo risolutivo solo nei casi in cui ci si assenza o scarsità di antelice (la piega cioè dell’orecchio che si trova nella parte più alta).
La tecnica EarFold è quindi molto selettiva come già detto, c’è però anche un altro aspetto da tener conto.
Anche tutti coloro che potrebbero essere idonei ma allergici al nickel non possono affrontare questo intervento. Potrebbe cioè essere una controindicazione.
L’allergia al nickel è piuttosto diffusa, per cui in questi casi si dovrà optare – se possibile – alla chirurgia “classica”.
I pro di questa tipologia di intervento
Ebbene sì! Come in qualsiasi cosa, esistono fattori negativi e fattori positivi.
I fattori positivi:
- Tempistica veloce. Come sopra già citato, è un intervento molto sbrigativo. Dura al massimo trenta minuti circa! Non ci si accorge quasi di essere “sotto ai ferri”. Viene semplicemente fatto un piccolo taglio che servirà per inserire la clip e per la sua modellazione. Ci sono solo pochi punti di sutura.
- Fasciature. Con questa tipologia di intervento, non esistono fasciature di nessun tipo. Viene tutto molto semplificato.
- Risultato. Il risultato è assolutamente prevedibile. Esistono delle clip di prova per cui è possibile cercare di capire quali sono quelle più adatte ad un determinato paziente. In questo modo è possibile anche vedere quale sarà il risultato finale sul soggetto.
Se il risultato piacerà a paziente, allora si inizierà il trattamento vero e proprio!
Però il fatto che si possa vedere in “anticipo” il risultato finale è un fatto molto interessante! In questo modo il paziente può già abituarsi all’idea di come sarà il risultato finale.
Differenze con l’intervento “chirurgico classico”
Da una / due ore di intervento siamo passati alla mezz’ora circa.
Con il vecchio sistema era poi necessario utilizzare un turbante per almeno 4 giorni, mentre la durata del dolore post intervento durava circa un paio di giorni.
Inoltre l’EarFold non ha una stagione indicata. Si può scegliere di operarsi in qualsiasi momento dell’anno. A differenza invece del metodo tradizionale il quale predilige la stagione calda.
L’unica accortezza d’avere con l’EarFold è quella di non fare sport da impatto per circa un mese dopo l’intervento.
Si tratta di un dispositivo sicuro al 100%. Questo perché non va a spezzare le fibre elastiche cartilaginee dopo l’intervento. E come già ribadito poc’anzi, non è necessario applicare bendaggi di alcun tipo.
Il recupero inoltre è estremamente breve. Nell’arco di una settimana è tutto finito.
A chi affidarsi?
Chiaramente si consiglia di affidarsi a mani esperte ed a persone più che serie. Prima di scegliere un determinato medico, fate delle ricerche per capire se è una persona professionale o meno.
In Italia sono ancora pochi i chirurghi che esercitano questa nuova tecnica.
Chi è in grado di farlo ha alle spalle un percorso formativo importante. Un training formativo all’avanguardia.